In questa guida spieghiamo come fare la manutenzione delle pergole in legno.
Le pergole di legno per giardini, destinate a sostenere piante rampicanti, sono certamente elementi ornamentali di indubbio effetto estetico, ma hanno lo svantaggio, purtroppo, di non poter essere trattate con prodotti adatti alla conservazione del legno, sia perché questi possono nuocere alle piante, sia perché le piante stesse, crescendo, aderiscono alle strutture di legno e impediscono l’esecuzione di lavori di verniciatura, favorendo in tal modo il processo di decadimento del legno. D’altra parte, le piante sono un serbatoio di acqua e questa è nociva al legno.
Quando il legno della pergola — specialmente il legno dolce — comincia a dare segni di decadimento, le strutture portanti possono cedere. In autunno è quindi bene controllare accuratamente la pergola, facendo particolare attenzione ai trasversali e alle giunzioni, cioè ai punti più esposti a spiacevoli inconvenienti.
Una volta liberate le piante dal fogliame superfluo, si può anche procedere a passare sulle parti di legno una vernice protettiva adatta.
I segni di decadimento del legno si presentano soprattutto alla base dei montanti, appena sopra il livello del suolo, come avviene, d’altronde, anche nel caso delle recinzioni dei giardini. Di conseguenza, le necessarie riparazioni possono essere eseguite seguendo lo stesso procedimento.
Quando il decadimento delle parti di legno ha raggiunto proporzioni considerevoli, diventa necessario sostituire gli elementi danneggiati il più presto possibile.
Dare sempre la preferenza a legni duri, poiché essi offrono maggior resistenza alle intemperie. Passare sui nuovi elementi di legno un prodotto protettivo facendolo penetrare con particolare attenzione nei punti di giunzione con le strutture esistenti. Stendere, quindi, una vernice a olio densa. Non è consigliabile l’uso di bulloni o di chiodi di ferro, perché sono soggetti, con il passare del tempo, ad arrugginirsi.
Prima di intervenire direttamente sul legno, staccare con cautela le piante rampicanti dai sostegni che occorre sostituire. Conservare i pezzi smontati come modello per i nuovi elementi, che devono avere dimensioni, spessore e sagomature identici. Per assicurare una buona giunzione fra montanti principali e traverse, è bene preparare appositi incastri nelle traverse stesse: se nella costruzione originale le traverse sono state semplicemente appoggiate, approfittare del
rifacimento per eseguire giunzioni a incastro, che rendono più solida la struttura della pergola.
Per questo è necessario scegliere legni di sufficiente spessore, poiché l’incastro deve avere una profondità variabile da 1/3 fino a un massimo di un 1/2 dello spessore totale del legno.
Le giunzioni a sovrapposizione sono generalmente usate in corrispondenza di un montante: se in questo punto esiste già un incastro, la giunzione a sovrapposizione deve essere spostata di circa cm 50.
Le giunzioni a sovrapposizione possono essere di due tipi: a dente o a becco di clarino. Sia nel caso di sovrapposizione a dente, sia in quello a becco di clarino, la lunghezza della giunzione deve essere sempre pari a due volte o due volte e mezzo lo spessore del legno.
Per ottenere una costruzione più stabile e ridurre il pericolo di cedimenti, l’ossatura della pergola può essere realizzata con profilato metallico rivestito di legno duro che abbia uno spessore di almeno cm 2,5-3.
Per procedere all’applicazione delle assi di rivestimento, fissare sui supporti metallici della pergola dei blocchetti di legno distanti l’uno dall’altro cm 50-70. Come ultima operazione, è consigliabile trattare tutta la struttura metallica con una vernice antiruggine.
Anche i montanti metallici, che sono generalmente fissati su zoccoli di cemento, possono avere un rivestimento di legno.
Un’altra soluzione è quella di intonacarli, dando loro l’apparenza di pilastri. In questo caso, i supporti metallici devono essere fissati a una distanza di cm 70-100 l’uno dall’altro. Si possono anche usare tubi di acciaio, spesso riempiti di cemento, o paletti di cemento, del tipo comunemente impiegato per sostenere le corde stendipanni.
Nel caso che si costruisca una pergola nuova, calcolare sempre un’altezza minima di m 2 e una larghezza pari all’altezza o, comunque, proporzionata alle dimensioni del giardino. La realizzazione non è complessa e, una volta scelto e acquistato il materiale in base alle proprie esigenze, è sufficiente la normale attrezzatura di cui dispone ogni dilettante. e opportuno ricordare che, prima di iniziare il lavoro, bisogna controllare che il terreno su cui si intende costruire la pergola non sia sconnesso: in questo caso è indispensabile, per prima cosa, provvedere a spianarlo.