Il velista esperto conosce a memoria i diversi tipi di manopole e di tenditori per tendere le sartie. Nello stesso modo, lo scalatore ha l’obbligo di conoscere perfettamente i moschettoni, che gli permettono di agganciarsi ai picchetti per salire su ogni parete rocciosa. Nello stesso modo, l’hobbista deve conoscerli per utilizzarli al meglio.
Il bricolage è naturalmente un’attività, teoricamente, più tranquilla della navigazione o delle scalate, ma, in alcune occasioni, può essere necessario aver bisogno di cavi d’acciaio, di corde e cordature di diversa natura. Per tenderli ed immobilizzarli, avrete bisogno dei diversi accessori che vi presentiamo in queste pagine.
Così, per esempio, un cavo può essere utilizzato per sospendere delle lampade alogene. Bisogna agganciarlo su picchetti avvitati al soffitto, o sulle pareti del locale. In questo caso, un tenditore a ganci si rivela molto utile per tendere il cavo (verrà posto alla sua estremità); inoltre, presenta il vantaggio di permettere uno smontaggio rapido per le eventuali riparazioni. Cavo e tenditore, devono essere di piccole dimensioni, poiché le lampade alogene sono di solito molto leggere.
In una casa, è anche possibile servirsi di cavi tesi per sostituire le aste di sostegno delle tende, sia che si tratti di doppi tendaggi, odi semplici tendine, o per appendere le tende che riparano la doccia o la vasca da bagno. Inoltre, un semplice cavo teso può essere utile per far arrampicare un’edera o una pianta rampicante contro il muro della terrazza (o anche all’interno dell’appartamento): sarà meno visibile di un bastone in legno, e non rischierà di afflosciarsi sotto il peso della pianta stessa.
Infine, i cavi solidi e ben tesi (contro ventature) sono indispensabili per fissare, correttamente, su un tetto, un’antenna della televisione. Questa soluzione immobilizzerà perfettamente l’antenna, e le permetterà di resistere al vento.
I tenditori sono necessari per tendere correttamente il cavo; altrimenti, quest’ultimo potrebbe essere fissato su un gancio con un anello. Utilizzate allora un serracavi; questo accessorio è costituito da un pezzo metallico ad U le cui estremità, che terminano con una filettatura, attraversano un altro pezzo. Due dadi, infilati sulla filettatura, permettono il serraggio.
Esistono anche dei serracavi, a forma di oliva, che vengono serrati agendo su un dado o una vite. Un serracavi offre anche la possibilità di collegare saldamente due cavi (che possono essere paralleli o in prolungamento). Inoltre, il serracavi è spesso posto all’estremità di un cavo, per formare un anello destinato ad essere infilato su un supporto qualsiasi, o agganciato (mediante una maglia rapida), ad un altro cavo (che termina anch’esso con un anello realizzato grazie ad un serracavi). Quando un anello è previsto per sostenere una forte tensione, è preferibile rinforzarlo con un capocorda. Si tratta di un anello a forma di cuore, generalmente in metallo, ma a volte anche in nylon, che comprende una gola esterna destinata a ricevere il cavo. Tali accessori sono di solito utilizzati per le sartie; permettono inoltre di evitare l’usura del cavo sotto l’azione dell’attrito inevitabile.
I serracavi e i capicorda sono di solito definiti, per quanto riguarda le loro dimensioni, dal diametro del cavo al quale possono adattarsi (4, 6, 8, 10,12 e 14 mm per quelli maggiormente utilizzati).
I tenditori vengono generalmente impiegati per tendere i cavi e i fili di ferro utilizzati per le recinzioni. Usualmente, ci si serve di tenditori a nottolino per i fili di ferro che servono per raddrizzare le reti metalliche; il serraggio viene effettuato con una chiave a quattro facce. I tenditori a gancio, d’altro canto, vanno bene per tendere cavi o corde (quelle delle sartie in particolare). Si compongono di due ganci opposti, prolungati da due aste filettate a passo opposto, avvitate su una parte centrale, che costituisce la manovella. Quando questa viene fatta girare (a mano o mediante una barra a guisa di leva), i due ganci si avvicinano e il cavo si tende. Le dimensioni dei tenditori a gancio variano notevolmente, e vengono classificate secondo il diametro delle aste filettate (6, 8, 10, 12 mm ecc…).
Le maniglie sono delle staffe metalliche a forma di U che terminano, alle estremità, con dei rinforzi piatti, e che presentano un foro filettato. Un asse, anch’esso filettato alle sue estremità, viene avvitato al di sopra, in modo da fermare saldamente la maniglia. Questo accessorio costituisce un anello, che permette di collegare i cavi o le corde, o, anche, delle catene. Esistono delle maniglie diritte, più comunemente utilizzate, e delle maniglie a forma di lira (il collare è allora arrotondato per permettere all’accessorio di scivolare meglio sul cavo). L’asse termina di solito con un occhiello, nel quale può essere inserita una barra metallica per sbloccare il passo.
I moschettoni sono degli anelli metallici di forma ovale, che comportano un asta articolata, che permette di raccordarli rapidamente su un anello o su un picchetto. I moschettoni più comuni sono a rotella (l’asta si alza e si abbassa come una molla a balestra), ma si utilizzano anche dei moschettoni a pompa, l’asta retrocede o avanza in un piccolo pistone.
Sopra tre tenditori terminanti con carrucole, ganci e anelli; tutti e tre sono raccordati a dei cavi formanti degli anelli grazie a dei serracavi.
Da sinistra a destra, capicorda in nylon e metallo: maniglie diritte, maniglie ad occhiello; tenditori a gancio, ad occhiello e a maniglia; serracavi a dado e a vite.