In questa guida spieghiamo come riparare o rifare un sentiero.
Come rifare un sentiero di clincher o lastricato
I sentieri pavimentati con mattoni o con lastre richiedono, di tanto in tanto, lavori di rifacimento a causa, per esempio, di cedimenti del terreno.
Prima di risistemare il sentiero, rimuovere le lastre o i clincher spostati e rifare la cordonatura, che è costituita, in genere, da cordoli, da bordure di cemento o da una fila di clincher disposti verticalmente.
È consigliabile dare al sentiero una pendenza di cm 0,5-1 il metro, in modo da facilitare lo scorrimento dell’acqua piovana.
Clincher
Sono mattoni di grande durezza e di dimensioni superiori a quelle dei mattoni normali; vengono messi in opera su un Ietto compatto di sabbia e gli interstizi sono riempiti con una miscela di sabbia e acqua.
Secondo i carichi che il sentiero deve sopportare, i clincher sono disposti di piatto o di taglio, a giunzioni alternate o a spina di pesce.
Ai sentieri più larghi si può dare una forma bombata: dopo aver messo in opera le bordure, collocare un primo clincher al centro del sentiero, in posizione leggermente rialzata rispetto ai bordi. Posare, quindi, gli altri clincher, procedendo dal centro verso i bordi in livello decrescente e battendoli con il manico di un martello perché si assestino nel miglior modo possibile.
Se il terreno è friabile, preparare il fondo stendendovi uno strato di pietrisco o clincher disposti di piatto. Su questo strato di fondo, depositarne poi uno di sabbia, spesso almeno cm 5.
Lastre di cemento
Le lastre di cemento usate per pavimentare i sentieri hanno, generalmente, i bordi sagomati a smusso e, spesso, le loro superfici a vista si presentano ruvide o con uno strato di pietrisco per evitare di farle diventare scivolose quando sono bagnate.
Preparare il fondo come indicato in precedenza per i clincher, riempiendo gli interstizi con una miscela di sabbia e acqua. Assestare bene le lastre battendole con un martello, preferibilmente di gomma.
Lastre di ardesia
Uno speciale tipo di lastricatura è quella realizzata con lastre di ardesia, o altre pietre naturali di forma irregolare. Poiché i bordi non combaciano mai perfettamente, gli interstizi sono in genere riempiti con erba e non si fanno bordure. Anche in questo caso, collocare le pietre su un letto di sabbia: se, a lavoro ultimato, questo non risulta stabile, è possibile eventualmente rinforzarlo con pietrisco.
Pavimentazione con clincher a giunzioni alternate
Sotto il letto di sabbia, si può allestire uno strato di pietrisco battuto per aumentare la resistenza ai carichi. La cordonatura è realizzata con clincher disposti di testa.
Posare i clincher. Scavare nel letto di sabbia una buca con la penna del martello, poi appoggiarvi il clincher, assestandolo col manico del martello.
Pavimentazione con clincher a spina di pesce. La cordonatura è a fila doppia e il letto di sabbia è rinforzato con uno strato di clincher disposti di piatto.
Pavimentazione con lastre di cemento in diagonale. La cordonatura è realizzata mediante l’impiego di mezze lastre che vengono disposte di taglio.
Come riparare un sentiero di mattoni
Per ragioni di sicurezza, è bene sostituire subito i mattoni rotti: portare con sé un campione di quelli da sostituire per accertarsi che i nuovi siano identici.
Non forzare mai il mattone nuovo nella sua sede col martello, per evitare di rompere la pavimentazione circostante. Se il mattone non è a livello degli altri, rimuoverlo e aggiungere o togliere malta fino a ottenere l’altezza giusta.
Materiale: mattoni, sabbia e cemento nelle proporzioni di 3:1.
Utensili: cazzuola, assicella di legno diritta o livella.
Estrarre i pezzi di mattone rotti con la punta della cazzuola, facendo attenzione a non danneggiare i mattoni circostanti.
Ripulire bene tutta la buca, quindi stendervi uno strato di malta (3 parti di sabbia e 1 di cemento) di cm 2-3 di spessore.
Collocare il mattone nuovo nella buca e assestarlo, battendolo con il manico della cazzuola. Togliere i residui di malta.
Controllare, con un’assicella di legno diritta o con una livella, che il nuovo mattone sia perfettamente a filo degli altri.
Come risistemare un sentiero di ghiaia
I vialetti di accesso sono generalmente ricoperti di ghiaietto fine di forma tondeggiante, del diametro di circa cm 1, o di ghiaia più grossa. Talvolta, si ricorre a una mescolanza di ghiaia e argilla.
Rinnovare la copertura di ghiaia almeno ogni tre anni, scartando le pietre rovinate e mischiando le rimanenti con pietre adatte.
Poiché difficilmente si può acquistare meno di mezzo metro cubo di ghiaia, conservare la rimanenza per future risistemazioni.
Materiale: ghiaia, ghiaietto o mescolanza di ghiaia e argilla.
Utensili: vanga, rastrello.
Se vi è un buco o un avvallamento nella copertura di ghiaia, tracciarvi tutto attorno un quadrato con il taglio di una vanga.
Togliere tutta la ghiaia fino a scoprire il terreno sottostante e assestarlo battendolo ripetutamente col dorso della vanga.
Riempire la zona scoperta con ghiaia simile a quella circostante, fino a raggiungere un livello uniforme alla copertura esistente.
Rastrellare la superficie riparata per uniformarne l’aspetto. Picchiettare col dorso del rastrello per assestare il terreno.
Come riparare il bordo di un sentiero di asfalto
Se il bordo di un sentiero o un viale di asfalto si presenta slabbrato, ripararlo con macadam, reperibile, già pronto per l’uso, nei magazzini di articoli per l’edilizia. Sistemare un listello di legno contro il bordo rovinato in modo da ottenere, a riparazione ultimata, una finitura netta e precisa.
Se la sezione da riparare è molto estesa, comprimere bene il macadam con un rullo compressore, usato per la manutenzione di giardini, avendo l’accortezza di innaffiare spesso l’impasto per evitare rigonfiamenti. Se, invece, si deve intervenire su una sezione non molto estesa, è consigliabile costruire un battitore a mano — la cosiddetta mazzeranga — inchiodando un’assi-cella di legno delle dimensioni di cm 15 x 15 e dello spessore di cm 2,5 su un manico di legno dello spessore di cm 5 x 5.
Materiale: macadam.
Utensili: martello, scalpello, mazzeranga o rullo compressore, vanga, listello di legno, mazzuolo.
Mettere sul sentiero, parallelamente al bordo, un listello di legno e segnare l’asfalto all’interno della parte danneggiata.
Rifilare con lo scalpello il bordo lungo la linea tracciata. Rifilare poco oltre le due estremità della slabbratura.
Togliere il terriccio e i residui di asfalto con una vanga fino a giungere a livello dello strato d’asfalto della superficie intatta.
Sistemare un listello di legno contro il bordo da rifare, a filo dell’asfalto, e piantarlo nel terreno con leggeri colpi di mazzuolo.
Colmare la buca con il macadam, raggiungendo un livello molto più alto della zona circostante. Comprimere con la mazzeranga.
Quando il bordo è ben stabile e livellato, togliere il listello di legno. Non calpestare la parte riparata per almeno 24 ore.
Livellare l’asfalto
Tagliare una sezione quadrangolare o rettangolare tutt’attorno all’avvallamento nel sentiero, servendosi di scalpello e mazzuolo.
Togliere con la vanga il vecchio asfalto e una parte del terreno sottostante, preparando una buca profonda almeno cm.
Spazzare via i residui di asfalto e di terra. Se la buca non è abbastanza profonda, togliere ancora un po’ di terriccio.
Riempire la buca con macadam fresco, tino a un livello poco più alto della zona circostante, senza spargerlo.
Se la sezione riparata è poco estesa, comprimere il macadam con una mazzeranga; se è estesa, usare un rullo compressore.
Se la mazzeranga ha lasciato dei solchi, livellarli con macadam e comprimerli. Non calpestare la superficie per almeno 24 ore.
Come riparare un sentiero di cemento
Un sentiero o un vialetto di cemento può presentare, dopo un certo tempo, avvallamenti o fessurazioni dovuti alla cattiva messa in opera del cemento stesso — una massicciata insufficiente di pietrisco, per esempio, facilita i cedimenti — oppure dovuti a cattiva qualità del conglomerato cementizio. In entrambi i casi, poiché l’inconveniente può presentarsi in seguito anche in altri punti del sentiero, si consiglia di rompere il manto di cemento e di rifare tutto il sentiero.
Se questo non è possibile, si può fare una riparazione locale, tamponando la zona danneggiata con calcestruzzo fresco; il calcestruzzo è un conglomerato che si ottiene mescolando insieme, in
opportune proporzioni, cemento, ghiaia o pietrisco di dimensioni e qualità adatti e acqua. Questi componenti sono importanti in ugual misura per la buona riuscita del calcestruzzo; il cemento, infatti, anche se di ottima qualità non può garantire da solo la bontà del calcestruzzo ed è, quindi, assolutamente necessario che anche gli altri componenti siano idonei all’ impiego. Poiché è difficile procurarsi cemento e materiali litoidi in piccole quantità, è talvolta più conveniente acquistare confezioni di miscele, già pronte in varie proporzioni, adatte per diversi usi. Aggiungere sempre a queste miscele un legante plastico per assicurare una buona presa della malta sul vecchio calcestruzzo.
Come riparare una fessura nel cemento
Se la fessura è dovuta a un cedimento della massicciata, rompere il manto di cemento danneggiato e stenderne un nuovo strato su una massicciata solida.
Se, invece, la superficie del sentiero è abbastanza uniforme, si può facilmente ripararla con un poco di malta; se il sentiero è colorato, dare la stessa colorazione alla malta.
Materiale: sabbia grossa e cemento nelle proporzioni di 3:1, legante.
Utensili: mazzuolo, scalpello, spazzola metallica, frattazzo, cazzuola, pennello largo.
Allargare la fessura, servendosi di uno scalpello e di un mazzuolo, in modo da formare una scanalatura a V larga circa cm 2-3.
Pulire bene tutta la scanalatura con una spazzola metallica per eliminare ogni traccia di sporcizia ed eventuali frammenti di cemento.
Dopo aver pulito accuratamente la scanalatura, spalmare con un pennello largo il legante su tutta la superficie della scanalatura.
Mischiare il cemento, la sabbia, l’acqua e il legante su una tavola di legno. Riempire bene la scanalatura con la malta così ottenuta.
Pressare bene la malta contro i bordi della scanalatura, quindi livellarla con un frattazzo di metallo o col dorso della cazzuola.
Come rifare il bordo di un sentiero di cemento
Quando si passa su un sentiero di cemento con attrezzi pesanti o anche con un tagliaerba, è facile che i bordi, se privi di cordonatura, si slabbrino.
Prima di procedere alta riparazione con malta nuova, pulire bene la zona danneggiata e assicurarsi che l’inconveniente non sia dovuto a cedimento della massicciata. Preparare quindi la malta con sabbia e cemento.
Materiale: sabbia grossa e cemento nelle proporzioni di 4:1.
Utensili: vanga, assicella di legno, cazzuola, mazzuolo, scalpello, spazzola metallica, pennello.
Staccare con una vanga il cemento rotto lungo il bordo, fino a raggiungere la massicciata sottostante; se occorre, rinforzarla.
Appoggiare un’assicella contro il bordo e tenerla in posizione con dei mattoni. Stendere il legante su tutta la superficie scoperta.
Preparare la malta mischiando sabbia e cemento con poca acqua e riempire la parte scoperta, cominciando dal bordo esterno.
Pressare bene la malta contro i bordi della zona riparata e assestarla picchiettandola con il dorso della vanga.
Livellare la malta con il dorso della cazzuola. Togliere l’assicella dopo 48 ore; non calpestare il bordo per almeno 7 giorni.
Come sostituire una pietra di cordonatura
I commercianti di materiali per l’edilizia sono in grado di fornire pietre di cordonatura di svariatissime dimensioni. Portare un campione della pietra per procurarsene una identica.
Se la rottura della pietra è dovuta a cedimento della massicciata, aggiungere altro pietrisco per riportare la cordonatura a livello di quella esistente, prima di sistemare la nuova pietra.
Materiale: pietra di cordonatura, sabbia grossa e cemento nelle proporzioni di 3:1.
Utensili: mazzuolo, vanga, cazzuola, assicella di legno diritta.
Staccare i pezzi di cordonatura rotti con piccoli colpi di mazzuolo, facendo attenzione a non danneggiare la pavimentazione.
Togliere con precauzione i pezzi rotti, facendo leva con la vanga. Asportare il vecchio sottofondo per circa cm 5.
Dissodare e livellare il sottofondo. Preparare la malta e stenderne uno strato dello spessore di circa cm 5 per la nuova base.
Collocare la nuova pietra di cordonatura nel suo alloggiamento; assestarla battendola ripetutamente col manico del mazzuolo.
Controllare con un’assicella di legno diritta che la nuova pietra sia perfettamente a filo di quelle della cordonatura adiacente.
Come rifare una cordonatura con gettata di cemento
Un pezzo di cordonatura danneggiato può essere rifatto, oltre che con una pietra uguale a quelle già in opera, con una gettata di conglomerato cementizio, per la cui preparazione sono necessarie quattro parti di materiale inerte (cioè sabbia e ghiaia) e una di cemento.
Se il cemento originale era stato colorato, dipingere tutta la cordona-tura con una vernice per cemento.
Materiale: ghiaia silicea di cm 2 di diametro, cemento.
Utensili: mazzuolo o martello da muratore, pala, cazzuola, pialletto o altro legno piano, due assicelle di spessore diverso, pioli, mattoni
Togliere la pietra rotta. Conficcare un’assicella all’esterno della zona danneggiata, battendola con un mazzuolo, e puntellarla con pioli.
Collocare un’assicella più sottile dall’altra parte della cordonatura, a filo del suo bordo superiore, e puntellarla con mattoni.
Preparare l’impasto nelle dovute proporzioni e riempire lo spazio vuoto tra le assicelle. Assestare il cemento con la cazzuola.
Assicurarsi che non ci siano spazi vuoti e che il cemento sia a contatto con le due assicelle. Pressarlo con il dorso della cazzuola.
Controllare, con un pezzo di legno più lungo della cordonatura, che la gettata sia a filo del bordo superiore della cordonatura.
Lisciare con la cazzuola il lato esposto della gettata e, se le pietre hanno spigoli arrotondati, smussare i bordi della gettata.
Marcare con il taglio della cazzuola la linea di separazione tra il cemento e le pietre adiacenti. Togliere il cemento superfluo.
Attendere almeno 48 ore per consentire al cemento di fare presa e di assestarsi bene; quando è secco, rimuovere le due assicelle.