Il legno truciolare offre notevoli vantaggi specialmente per la costruzione di porte, fiancate e ripiani mobili, in quanto mantiene le misure originali, ma, oltre ali’ aspetto poco estetico, presenta un inconveniente: le viti, soprattutto se fissate di costa sui pannelli, tengono difficilmente. In certi mobili economici capita che i fissaggi si stacchino dal mobile: infatti, le viti escono dalla loro sede dove il materiale è ridotto in polvere.
Per la riparazione, tenere conto di tre fattori principali: l’entità del danno, la dimensione delle viti e, infine, lo spessore del legno.
Con la colla
Se si tratta di viti piccole o di un fissaggio che non deve sopportare molti sforzi, si può usare la colla. Togliere le viti, raschiare i loro fori per far uscire la polvere di legno e riempire la zona danneggiata con colla epossidica. Prima che la colla indurisca completamente, rimontare le viti e stringerle moderatamente. Prima di usare la parte aggiustata, lasciare asciugare e indurire la colla a lungo. Questa riparazione è molto solida, ma le viti, incollate nei materiale, non possono più essere tolte.
Con un rinforzo di legno
Se l’anta non è abbastanza spessa o se il danno è molto grave, è preferibile applicare un rinforzo di legno.
Servendosi di un segaccio a lama diritta, praticare dei tagli a forma di trapezio per delimitare la zona danneggiata.
Asportare con uno scalpello i legno all’interno della zona segnata. Preparare un pezzo di legno da inserire nell’incavatura.
Cospargere di colla il nuovo pezzo di legno e incastrarlo nel pannello di truciolare al posto della parte che è stata tolta.
Dopo che la colla dell’inserto di legno ha fatto presa, realizzare con uno scalpello la sede per la cerniera.
A questo punto, quindi, rimontando il cardine, le viti penetrano nel legno e non più nell’agglomerato di truciolare.
Con un listello di legno
Un’altra soluzione consiste nel rimpiazzare con un listello di legno la parte di truciolare che tiene il cardine.
Questo modo di riparare il cardine di un’anta in truciolare, che prevede anche l’applicazione di un nuovo pezzo di impiallacciatura, può essere utilizzato quando si vuole eseguire lo stesso lavoro di rinforzo anche sull’altro lato dell’antina, per esempio quando si vuole fissare un chiavistello o una serratura.
Segare via per tutta l’altezza del pannello una striscia larga un paio di cm.
Rimpiazzarla con un listello di legno duro delle stesse dimensioni.
Incollare sulle due facce del pannello un foglio di impiallacciatura, seguendo la linea originale del mobile. Tagliare le rientranze per i cardini.
Con biette tonde
Per un cardine che deve sopportare un peso o che è sottoposto a movimenti continui, la riparazione è più importante. Se lo spessore del pannello lo permette, ingrandire i fori delle viti facendone degli altri con un diametro due o tre volte maggiore, riempiendoli poi con biette di legno precedentemente ricoperte di colla. Lasciare asciugare a lungo prima di introdurre delle nuove viti nei pannelli. Risulta essere assolutamente sconsigliabile cercare di migliorare la tenuta delle viti inserendo nella costa del pannello dei piccoli tasselli di plastica, poiché è assai probabile che, in tal modo, il legno si rompa. Inoltre, tener presente che la riparazione non sarebbe duratura.
Tale rinforzo è realizzabile su pannelli dello spessore di oltre mm 15. Allargare con un trapano i fori delle viti.
Preparare delle biette tonde di legno duro del diametro di mm 7-8; cospargerle di colla vinilica e inserirle nei fori.
A colla indurita, praticare nelle biette il foro di invito per le viti. Rimontare le viti.