Non sempre, oggi, lo spazio abitativo è progettato organicamente, tenendo presenti tutte le componenti fondamentali per il buon funzionamento e l’uso dell’appartamento o della casa unifamiliare.
L’attenzione che spesso, in fase di progettazione, viene rivolta alla parte statica, cioè agli elementi architettonici veri e propri della costruzione, o agli impianti — elettrico, idraulico, del gas o del riscaldamento — non è certamente, per esempio, la stessa che viene indirizzata a risolvere i problemi collegati all’isolamento dei vari locali che compongono l’abitazione. Eppure, gli isolamenti acustico, termico e dall’umidità, se applicati alle esigenze abitative, possono rappresentare un importante campo di intervento per i tecnici dei vari settori, per gli architetti e gli ingegneri, oltre che tendere a soddisfare esigenze di vita civile degli utenti. Basta pensare, infatti, che cosa potrebbe significare, dal punto di vista del risparmio dell’energia, e quindi dei costi di gestione di un impianto di riscaldamento, un giusto isolamento termico; quale contributo, specialmente per le popolazioni urbane, potrebbe apportare l’isolamento acustico all’azione contro i rumori esterni alla casa, che, spesso, rappresentano un vero e proprio attacco all’equilibrio psicofisico dell’individuo; e quali vantaggi potrebbe apportare l’isolamento contro l’umidità, specialmente nelle case delle zone di montagna e di campagna.
La mancata definizione, in fase di progettazione, di tali fattori esterni di disturbo della vita abitativa e, quindi, la mancata soluzione delle relative conseguenze, hanno portato a sviluppare tecniche raffinate, che, a posteriori, cercano di ricreare un equilibrio nel funzionamento e nell’uso dello spazio della casa sotto il profilo dei problemi posti dall’isolamento.
Naturalmente, però, se si vuole affrontare da sé, senza l’intervento di tecnici specializzati, questi problemi, ci si possono proporre solo degli obiettivi semplici, tenendo conto, inoltre, che anche i suggerimenti presentati nelle pagine seguenti non sono sempre completamente risolutivi di un problema, ma rappresentano solo un modo di correggere parzialmente gli inconvenienti o gli eventuali difetti della costruzione.
Va inoltre notato che nell’appartamento di un edificio, che ha una gestione e una impiantistica collettive, gli interventi possono essere sempre e solamente sovrastrutturali: per esempio, possono essere rivolti alla realizzazione di particolari rivestimenti e alla costruzione di intercapedini e controsoffitti per l’isolamento termico e acustico. In una casa unifamiliare, invece, che ha una conduzione e una impiantistica autonome, il livello di intervento può essere più radicale. Bisogna, però, tenere conto del fatto che il fare autonomamente comporta, come per esempio per certi interventi adottati per l’isolamento della costruzione da infiltrazioni di umidità, un notevole grado di esperienza e una conoscenza dei procedimenti e delle tecniche non indifferente, che, spesso, solo degli
specialisti possiedono. In ogni caso, è sempre bene, per un proprietario di casa autonoma, sapere, anche se in teoria e superficialmente, come si determinano certi inconvenienti, per esempio le macchie di umidità sui muri, e, al momento in cui il fenomeno si presenta, saper quindi individuare, seppure in astratto, i rimedi eventuali e quindi dare i giusti ordini a chi è in grado di effettuare gli interventi necessari.
Abbassare il soffitto creando un’intercapedine d’aria è uno dei sistemi più semplici per ottenere un certo isolamento dall’esterno. Questa operazione garantisce un isolamento acustico e anche termico, se alle pareti interne del vano co-si ottenuto viene applicato uno strato di materiale isolante. Vi è inoltre la possibilità di usare lo spazio cosi ricavato come deposito per valigie o per oggetti che vengono adoperati raramente. Risulta essere consigliabile, comunque, affrontare la costruzione di questa parte supplementare solo in casi particolari, cioè in vani dove l’intera asse (la distanza tra due delle quattro pareti) non superi il metro e mezzo o i due metri, per esempio nel caso di ingressi, corridoi, bagni, e questo perché, per spazi maggiori, la struttura destinata a reggere il controsoffitto non si potrebbe realizzare in casa, seguendo le indicazioni date in questa pagina, ma richiederebbe un lavoro da affidare a tecnici qualificati.
I controsoffitti possono essere costruiti con differenti materiali: dal controsoffitto di gesso al contro-soffitto realizzato con intonaco applicato su di una rete metallica; per la realizzazione di questo contro-soffitto fatto in casa ci limiteremo a indicare una sola soluzione, cioè quella ottenuta attraverso una struttura e il relativo tamponamento con legno.
L’abbassamento del soffitto mediante un controsoffitto deve essere fatto in modo da garantire sempre un’altezza minima tra pavimento e nuovo soffitto di almeno m 2,20, tenendo inoltre presente che va superata di almeno cm 10 la cornice superiore delle porte.
Segnare sulla parete la posizione dei longheroni portanti. Segnare lo spessore dei pannelli; controllare l’altezza del controsoffitto.
Con staggia e livella, verificare l’orizzontalità dei segni tracciati prima in corrispondenza dei longheroni da fissare.
Mettere i longheroni in posizione e praticare i fori per le viti e i relativi tasselli, contemporaneamente nei longheroni e nel muro.
Dopo aver preparato i fori per i tasselli, inserire questi ultimi in posizione con un martello. Fissare i longheroni alle pareti.
Realizzare dei traversi della sezione di cm 4 x 4 e inserirne uno a ogni metro; stendere sulla struttura uno strato di materiale isolante.
Applicare dal di sotto i pannelli di paniforte o. meglio ancora, di legno compensato multistrato, dello spessore di cm 2.
Fissare con viti adatte ogni pannello alla struttura. Montati tutti i pannelli, stuccarne con cura i punti di giunzione.
Passare più volte sulla superficie stuccata un pezzo di carta vetrata, in modo da garantire una buona presa della vernice.
Come ultima operazione, stendere accuratamente sulla superficie stuccata una o due mani di vernice, usando un apposito rullo.