Ti è comparso “E22” sul display della lavastoviglie Bosch e ora piatti e bicchieri sono in stand-by? Niente panico: nella maggior parte dei casi si tratta di un intoppo semplice da risolvere, senza attrezzi speciali e in meno tempo di quanto immagini. Vediamo insieme cosa significa, perché succede e come riportare la macchina a lavare come prima, con consigli concreti e zero giri di parole.
Cos’è l’errore E22 e perché compare
Partiamo dal punto chiave: l’errore E22 indica un problema nell’area del filtro, di solito sporco accumulato o un montaggio non corretto del gruppo filtri. In altre parole, la lavastoviglie “respira” male perché ciò che dovrebbe fermare residui e impurità è saturo o messo nel verso sbagliato. Hai presente quando il colino del lavandino si intasa di bucce e semi? Qui succede qualcosa di molto simile, solo sotto il cestello inferiore.
Attenzione a non confonderlo con altri codici. E24 di solito riguarda lo scarico e il tubo di uscita, mentre E25 punta alla pompa di scarico. Perché è utile saperlo? Perché se compare E22 il primo indiziato è davvero il filtro. Andare a smontare il tubo dietro la macchina, in questa fase, rischia solo di farti perdere tempo.
Un’ultima cosa, spesso trascurata: l’errore può emergere dopo lavaggi “pesanti”, magari quelli post-cenone con sughi densi, formaggi o tanta pasta. Amidi e grassi, raffreddandosi, diventano una pellicola tenace che si attacca alle maglie del microfiltro. Se poi l’acqua è molto dura o usi cicli sempre a bassa temperatura, l’effetto tappo è dietro l’angolo.
Prima di iniziare: sicurezza e reset “soft”
Prima di mettere le mani nella vasca, spegni la lavastoviglie e, se possibile, stacca la spina. Non serve smontare mezza cucina, ma lavorare in sicurezza è sempre la mossa più furba. Togli il cestello inferiore e asciuga eventuali pozzetti d’acqua con una spugna. Non c’è nulla di strano se ne vedi un dito: in quell’area si raccoglie sempre un po’ d’acqua.
Vuoi tentare un reset “soft” prima di sporcarti le mani? Tieni premuto il tasto Start per qualche secondo (sui modelli più diffusi bastano 3–5 secondi) finché il programma non si interrompe. Spegni, attendi un minuto, riaccendi e verifica. Se l’errore E22 ritorna, il filtro chiede attenzione vera, non una pacca sulla spalla.
Pulizia del filtro passo dopo passo
Qui si gioca la partita. Il gruppo filtri si trova sul fondo della vasca, sotto il cestello inferiore. È composto di solito da un microfiltro cilindrico e da una griglia piatta. Se non l’hai mai smontato, non temere: è progettato proprio per la manutenzione domestica.
Rimozione del gruppo filtri
Apri la porta, sfila il cestello inferiore con calma e solleva la placca che copre il pozzetto, se presente. A questo punto afferra l’impugnatura del filtro e ruotala in senso antiorario. Il blocco si libera e puoi sollevarlo con un gesto. Se senti resistenza, non forzare con strumenti metallici: muovi leggermente il filtro su e giù mentre ruoti, spesso è solo un residuo che lo trattiene.
Lavaggio accurato con acqua calda
Porta il gruppo filtri sotto l’acqua calda corrente. La temperatura alta aiuta a sciogliere grassi e amidi che fanno da colla. Un vecchio spazzolino è perfetto per le maglie del microfiltro. Passalo dentro e fuori, insistendo sugli anelli e sulle giunzioni dove i residui amano nascondersi. Uno spruzzo di detersivo per piatti va benissimo; se il grasso è ostinato, lascia i pezzi in ammollo per dieci minuti in acqua calda con poco detersivo. Evita miscele aggressive o candeggina: non servono e possono rovinare le parti.
Ispezione della griglia e delle guarnizioni
Controlla la griglia piatta: dev’essere pulita e senza deformazioni. Guarda anche le guarnizioni dell’area filtro. Se noti incrostazioni di calcare, massaggia delicatamente con una spugna morbida. Le guarnizioni integre garantiscono che l’acqua passi dove deve e non aggiri il filtro. Domanda da tecnico: il filtro si innesta correttamente, senza gioco e senza spessore? Se balla, l’acqua trascina residui sotto il bordo e l’errore torna.
Rimontaggio correttamente orientato
Riposiziona la griglia, innesta il microfiltro nella sede e ruota in senso orario finché non si ferma. Non serve stringere con forza, ma dev’essere ben bloccato. Se l’impugnatura non arriva in battuta, estrai e ricomincia: spesso è un orientamento sbagliato di pochi gradi. Rimetti il cestello, accendi e lancia un ciclo breve. Se E22 sparisce, hai già vinto la tua partita.
Controllo del pozzetto e della girante della pompa
E se il messaggio insiste? C’è un’altra zona che merita un’occhiata: il pozzetto, cioè la cavità sotto il filtro, e la girante della pompa. Basta una scheggia di vetro o un nocciolo di oliva per creare il classico “cicchetto” che blocca mezzo giro, manda in sofferenza il flusso e confonde i sensori.
Spegni di nuovo la macchina e rimuovi il filtro. Con una torcia, illumina il pozzetto. Vedi oggetti lucidi o scuri incastrati? Serviti di una pinzetta o di un cucchiaino, senza spingere in fondo. La girante è una piccola elica: toccala con un dito e controlla che giri libera, senza rumori strani. Non forzare se senti resistenza netta; meglio estrarre il corpo estraneo con calma che rischiare di piegare qualcosa.
Rimonta il filtro e prova un avvio. Molti utenti raccontano che, dopo aver tolto un minuscolo frammento, la macchina è tornata a fare il suo mestiere come nulla fosse. Può sembrare banale, ma è qui che spesso si nasconde l’inghippo.
Verifica dello scarico e della valvola di non ritorno
“Ma non era E24 il codice dello scarico?” Giusto, però il confine tra un filtro intasato e uno scarico pigro è più sottile di quanto sembri. Se l’area filtro è pulita ma il pozzetto fa fatica a svuotarsi, il reflusso può sporcare di nuovo le maglie e far riapparire E22.
Dai un’occhiata alla valvola di non ritorno, che si trova proprio nella zona del pozzetto (nei modelli che la prevedono è spesso un piccolo sportellino in gomma). Deve aprirsi con facilità e richiudersi da sola. Semi, etichette e pezzi di pellicola tendono a fermarsi lì. Se la valvola resta socchiusa, l’acqua sporca rientra e vanifica la pulizia. Puliscila con delicatezza, rimonta tutto e riprova.
Se il tubo di scarico dietro la macchina è piegato a “S” troppo stretta o schiacciato, l’acqua scorre male e i residui tornano indietro. Una curva più ampia spesso basta a ristabilire il flusso. Non serve smontare nulla: a volte è il mobile che preme sul tubo. Spostare di un centimetro la lavastoviglie risolve quei rientri che sembrano magie.
Quando l’errore torna subito: cause “nascoste”
Hai pulito filtro e pozzetto, ma E22 ricompare? Allora vale la pena considerare alcune abitudini di lavaggio. Non è colpa tua, succede a tutti. Però sono dettagli che cambiano il destino di un lavaggio.
Una causa frequente è l’uso esclusivo di cicli eco o rapidi, sempre a bassa temperatura. Sono ottimi per risparmiare, ma i grassi densi si sciolgono meglio con acqua più calda. Un intensivo alla settimana “scioglie” gli accumuli nel circuito e tiene le superfici interne pulite. È come far fare un allungo al motore: lo aiuta a restare efficiente.
Altra trappola: residui “difficili”. Fondi di caffè, semi, ossa piccole, etichette dei vasetti. Non servono prelavaggi infiniti, basta una passata veloce sotto il rubinetto per togliere i pezzi grossi. Stessa storia per i fogli di carta forno staccati a metà: minuscoli frammenti arrivano al filtro e, sommandosi, fanno tappo.
Occhio anche al carico. Se piatti e teglie coprono completamente l’area del filtro o impediscono ai bracci irroratori di girare liberi, il flusso d’acqua cambia e porta più sporco proprio dove non dovrebbe. Lo sai? A volte basta spostare una teglia di pochi centimetri perché il braccio inferiore non sbatta e l’acqua ripulisca meglio il fondo.
C’è poi il capitolo detergenti. Pastiglie troppo “compatte” in cicli brevi possono sciogliersi solo a metà, lasciando residui cerosi che si depositano nel filtro. Se vedi pezzi di compressa a fine lavaggio, valuta un ciclo più lungo o un detergente diverso. E se l’acqua è molto dura, sale e brillantante correttamente regolati fanno la differenza: calcare e grassi, insieme, creano una patina che fa più attrito sulle maglie.
Prevenzione: abitudini che evitano l’E22 nel tempo
Qui entra in gioco la routine. Niente di complicato, solo piccoli gesti che, sommati, tengono il filtro in salute e l’errore E22 lontano dalla tua cucina.
Una volta alla settimana, se usi spesso l’eco, avvia un programma caldo. La temperatura più alta scioglie grassi e amidi prima che si attacchino. Ogni due o tre settimane, controlla il filtro: estrailo, sciacqualo sotto l’acqua, rimontalo bene. Ci vogliono due minuti, ma te ne fa risparmiare molti di più quando la macchina decide di fermarsi proprio la sera della pizza in compagnia.
Se prepari spesso sughi ricchi, formaggi filanti o salse con amidi, considera un “ciclo di pulizia” con un prodotto dedicato una volta al mese. Non è un vezzo: quei detergenti passano nei condotti, staccano i depositi e aiutano il sensore a leggere i flussi correttamente. È un modo per far lavorare la lavastoviglie nelle condizioni per cui è stata progettata.
Controlla anche i bracci irroratori. I fori devono essere liberi. Se trovi granelli o patine, sciacquali e smuovi lo sporco con uno stuzzicadenti. È un gesto che migliora il getto e, indirettamente, scarica meno residui verso il filtro. E se vivi in zone di acqua durissima, regola la durezza sul pannello e mantieni il sale caricando quando serve: meno calcare significa meno pellicole appiccicose.
Domande frequenti sull’errore E22
Posso usare la lavastoviglie con E22 presente? Meglio di no. L’errore indica che qualcosa non va nel flusso e insistere può stressare pompa e sensori. Una pulizia del filtro richiede poco tempo e ti evita danni a catena.
Basta il reset per farlo sparire? Può capitare che un reset cancelli un falso positivo, ma se il filtro è davvero sporco, l’errore tornerà. È come spegnere e riaccendere un computer con la ventola piena di polvere: riparte, ma il problema resta.
Ogni quanto va pulito il filtro? Dipende dalle abitudini. Con uso quotidiano e piatti “impegnativi”, ogni due settimane è un buon ritmo. Se cucini leggero, una volta al mese può bastare. Il primo segnale è la vista: se il microfiltro non è lucido, è ora di sciacquare.
Ho pulito tutto ma resta un velo d’acqua sul fondo: è normale? Un sottile strato è normale. Se però noti ristagni importanti, controlla di nuovo la valvola di non ritorno e che il tubo non sia schiacciato. E se la macchina ha anche rumori strani in scarico, potrebbe esserci un corpo estraneo vicino alla girante.
E se dopo la pulizia compare E24 o E25? Significa che il problema si sposta verso lo scarico o la pompa. In quel caso conviene verificare il tubo dietro, il sifone del lavello e, se necessario, far dare un’occhiata alla pompa da un tecnico.
Quando chiamare l’assistenza e cosa dire
Non è una sconfitta, anzi. Se hai pulito il filtro con cura, ispezionato il pozzetto, verificato valvola e tubo, ma l’errore E22 insiste, potrebbe esserci una lettura errata del sensore o un problema meccanico più specifico. A questo punto è saggio coinvolgere l’assistenza.
Per velocizzare la diagnosi, prepara qualche informazione: il codice modello (E-Nr) e il numero di serie, di solito stampati sul bordo della porta; i passaggi che hai già fatto; eventuali rumori anomali notati in scarico. Racconta se l’errore compare all’avvio, a metà ciclo o a fine lavaggio. Sono dettagli che guidano il tecnico e spesso riducono i tempi di intervento. E se capita dopo grandi carichi con sughi e teglie unte, dillo senza timore: anche questo aiuta a capire dove cercare.
Un suggerimento in più, frutto dell’esperienza di chi smonta lavastoviglie da anni: non usare oggetti metallici per rimuovere residui nella girante. Una piccola piega su una paletta può bastare per generare vibrazioni e fischi in scarico. Pinzette sottili, luce buona, pazienza. Funziona.
Un aneddoto che vale un promemoria
Una volta, dopo un pranzo di famiglia con lasagne e arrosto, un utente mi scrisse disperato: E22 fisso, piatti da lavare e ospiti in salotto. Filtro pulito al volo, ma niente da fare. Il colpevole? Una striscia di carta forno arrotolata sotto la griglia del filtro, invisibile a prima vista. Tirata fuori, l’errore è sparito e il ciclo è ripartito come se nulla fosse. Perché raccontarlo? Per ricordare che spesso è un dettaglio minuscolo a fare la differenza. E che un controllo con torcia nel pozzetto può salvare la serata.
Conclusione: risolvi oggi stesso l’errore E22
Se sei arrivato fin qui, hai tutto quello che serve per mettere fine all’errore E22 della tua lavastoviglie Bosch. Pulisci con calma il gruppo filtri, ispeziona pozzetto e girante, controlla la valvola di non ritorno e assicurati che il tubo non sia schiacciato. Cambia una o due abitudini di lavaggio e programma un controllo filtro regolare. Ecco perché, nella grande maggioranza dei casi, la storia finisce bene e in fretta.