Hai avviato il programma, la lavastoviglie ronzava come sempre e poi… stop. Sul display appare “i20” e l’acqua resta sul fondo. Scena già vista? Non è la fine del mondo. Questo codice sulle lavastoviglie Electrolux indica quasi sempre un problema di scarico. La buona notizia è che, nella maggior parte dei casi, si risolve con controlli mirati e qualche gesto pratico. Vediamo insieme che cosa significa davvero, da dove cominciare e come riportare lo scarico a correre veloce.
Che cosa significa davvero i20 e perché compare
“i20” è un messaggio chiaro: l’acqua non defluisce come previsto. La scheda elettronica se ne accorge perché il livello non scende entro i tempi attesi, oppure perché la pompa lavora a lungo senza risultato. Il sistema interpreta la cosa come “scarico difficoltoso o bloccato” e ferma il ciclo per proteggere il resto dei componenti.
Le cause tipiche sono tre. Primo: filtro e pozzetto sporchi, con residui che creano un tappo elastico. Secondo: ostacoli nella pompa di scarico, spesso piccoli semi, frammenti o etichette vagabonde. Terzo: tubo di scarico piegato, schiacciato o collegato male al sifone del lavello. In alcuni modelli entra in gioco anche la “chimica”: troppa schiuma o amidi non sciolti rallentano il flusso e mandano in confusione i sensori. Capire in quale scenario ti trovi è metà della soluzione.
Prima mossa: metti in sicurezza e osserva
Spegni la lavastoviglie, stacca la spina e chiudi il rubinetto dell’acqua. Non è un eccesso di zelo: ti permette di lavorare con calma. Apri la porta e guarda il fondo della vasca. Vedi uno strato d’acqua sopra il filtro? Senti odore forte di detersivo o noti una “cappella” di schiuma persistente? Il cassetto del detersivo è rimasto mezzo chiuso? Questi sono indizi preziosi.
Vuoi tentare un reset “soft” prima di sporcarti le mani? Tieni premuto Start per qualche secondo, spegni, attendi un minuto e riaccendi. Se riparte e scarica bene, probabilmente era un episodio. Se i20 ritorna, è il momento di passare alla diagnosi vera.
Pulizia del gruppo filtri: il punto da cui iniziare sempre
Il filtro è il portiere dello scarico. Se non è in forma, il resto fatica.
Smontaggio semplice e lavaggio efficace
Sfila il cestello inferiore e ruota il gruppo filtri in senso antiorario. Solleva, separa le parti (filtro grossolano, fine e microfiltro) e portale sotto acqua calda. L’acqua calda scioglie grassi e amidi che, raffreddandosi, fanno da colla. Un vecchio spazzolino a setole morbide è perfetto per le maglie più fini e per gli anelli dove i residui si annidano. Evita utensili metallici: graffiano e, a lungo andare, peggiorano la situazione perché danno appigli allo sporco.
Rimontaggio a regola d’arte
Asciuga sommariamente, verifica che il microfiltro sia lucido (se è opaco, insisti ancora un minuto) e rimonta. Il gruppo deve andare a battuta: niente gioco, nessun dondolio. Un montaggio “storto” fa passare residui sotto il bordo e l’errore torna.
Pozzetto e pompa di scarico: dove si nasconde l’intoppo
Dietro al filtro c’è il cuore dello scarico: pozzetto e pompa. Qui si ferma di tutto, anche minuscolo.
Apri la copertura e guarda la girante
Tolto il filtro, illumina il pozzetto con una torcia. Su molti modelli Electrolux trovi un coperchietto a quarto di giro o una linguetta da sollevare. Sotto c’è la girante, una piccola elica. Deve ruotare libera, senza impuntamenti. Se vedi noccioli, lische, pezzi di plastica o etichette, rimuovili con pinzette. Non spingere mai più in fondo: rischi di mandare l’oggetto in un punto scomodo.
Valvola di non ritorno: piccola ma determinante
Accanto alla girante può esserci una valvola di non ritorno, spesso una lamella o un tappino elastico. Apre in scarico e richiude subito dopo. Se resta socchiusa per un residuo, l’acqua rientra e lo scarico perde spinta. Puliscila, sciacquala sotto acqua calda e rimontala bene. Un millimetro di disallineamento qui fa differenza.
Tubo di scarico e sifone: le trappole dietro il mobile
Se filtro e pozzetto sono ok, tocca al percorso esterno. È più noioso da controllare, ma spesso è lì che nasce l’i20.
Percorso e altezze corrette
Allontana la lavastoviglie quanto basta per non tirare i tubi. Segui con lo sguardo l’intero percorso del tubo di scarico fino al sifone del lavello. Deve fare un “giro alto” prima di scendere, senza curve strette a S e senza schiacciamenti contro il mobile. Una piega secca dimezza la sezione e il flusso si affloscia.
Il famoso “tappo” del sifone nuovo
Se la cucina è stata montata da poco, controlla l’attacco sul sifone: molti modelli escono di fabbrica con un dischetto che chiude il beccuccio destinato alla lavastoviglie. Se non è stato rimosso, la pompa spinge contro un muro. È un classico da primo avvio: basta svitare la fascetta, togliere il tappo e rimontare.
Schiuma, amidi e cicli freddi: i “falsi i20” che confondono
Non sempre il collo di bottiglia è meccanico. A volte è chimico. Detersivi molto schiumogeni, brillantante alto e acqua dolce producono bolle persistenti che riempiono i condotti e rallentano il deflusso. Apri la porta quando scatta l’errore: se vedi schiuma densa che non svanisce in pochi secondi, sei su questa pista. Riduci il brillantante di uno o due scatti, prova un detergente meno “frizzante” o passa alla polvere per dosare meglio. Alterna ai programmi eco un ciclo più caldo ogni tanto: scioglie grassi e amidi che, altrimenti, si attaccano in giro e diventano tappi.
Un’altra abitudine che gioca contro? Spezzare le pastiglie. Molte compresse rilasciano gli agenti in sequenza; tagliandole, liberi subito la parte più schiumogena e l’idraulica interna va in sofferenza.
Quando il sensore di livello fa i capricci
In alcuni casi l’i20 compare anche con filtri puliti e tubo in ordine. Può succedere se il sensore di livello (pressostato o misuratore induttivo, a seconda dei modelli) è “sporcato” da biofilm o calcare. Il risultato sono letture lente o imprecise. Qui non devi diventare tecnico: un ciclo di manutenzione a temperatura alta con prodotto dedicato, ripetuto una volta al mese, tiene liberi i canalini e stabilizza le letture. Se però il messaggio torna subito e la pompa sembra senza spinta, potrebbe esserci un problema alla pompa stessa: in quel caso l’intervento di un tecnico ha senso.
Prove pratiche per capire se lo scarico è tornato in forma
Dopo la pulizia, serve un test concreto. Avvia un programma breve a vuoto e resta nei paraggi.
Cosa ascoltare e cosa guardare
Quando la macchina passa allo scarico, avvicinati al lavello. Il getto nel sifone deve essere continuo e deciso. Se senti borbottii, se parte forte e poi si spegne, c’è ancora un’ansa bassa o un’ostruzione parziale. Se il tuo modello ha la funzione “scarico” o “annulla e scarica”, usala a vasca vuota: il flusso deve essere ancora più netto.
Piccolo trucco: a fine ciclo, apri subito lo sportello e guarda il fondo. Un velo sottile d’acqua è normale; uno strato che copre i fori del filtro no. Se il fondo resta pieno, torna al pozzetto: spesso un minuscolo residuo è sfuggito alla prima ispezione.
Errori da non confondere: i10, i30 e altri
Perché parlarne? Per evitare di inseguire la pista sbagliata. i10, in casa Electrolux, riguarda l’ingresso dell’acqua (carico lento o assente). i30 richiama l’antiallagamento: acqua nella base e galleggiante attivo. Con i20, invece, il sospetto resta sul percorso di scarico. Se vedi acqua in base e la pompa gira in continuo, non è i20: è un’altra storia. Se il display alterna due codici, annotali: aiuta a leggere bene i sintomi.
Manutenzione che tiene lontano i20 nel tempo
La prevenzione non è un rituale lungo, è una routine intelligente. Ogni due settimane sciacqua i filtri sotto acqua calda. Una volta al mese, avvia un ciclo più caldo, soprattutto se usi spesso l’eco. Tieni d’occhio i bracci irroratori: fori liberi = getti regolari = meno residui in giro. Regola il brillantante: aloni iridescenti e schiuma “che non muore” dicono che è troppo; piatti opachi e asciugatura lenta dicono che è poco.
Dopo cene “importanti” con sughi e teglie, valuta un prelavaggio rapido o una passata sotto il rubinetto per i pezzi grossi. Non è un tradimento: è un favore allo scarico. E quando carichi, lascia libera l’area del filtro e verifica a mano che i bracci possano girare senza urti prima di chiudere.
Domande frequenti, senza giri di parole
Posso continuare a lavare con i20 presente? Meglio di no. La pompa può lavorare a vuoto e scaldarsi, senza risolvere.
Basta il reset per “farla ripartire”? Aiuta se l’intoppo era momentaneo, ma se c’è un ostacolo vero, l’errore tornerà. Il reset non sostituisce la pulizia.
Come capisco se è la pompa ad avere poca spinta? Se la girante gira libera a mano ma il getto nel sifone è sempre debole, anche con percorso pulito, la pompa potrebbe essere stanca. Qui l’occhio del tecnico vale oro.
È normale trovare acqua a fine ciclo? Un velo sì. Uno strato che copre i fori del filtro no: è segno di scarico pigro.
Il sifone del lavello può influire? Eccome. Un attacco ancora tappato o un sifone parzialmente ostruito fanno sembrare “rotto” lo scarico della lavastoviglie.
Un aneddoto che resta impresso
Domenica di maggio, terrazza piena, teglie per un reggimento. Electrolux con i20 al primo risciacquo. Filtri puliti, pozzetto in ordine, girante libera. Sembra sfortuna? La cucina era stata rinnovata due giorni prima. Sifone nuovo con attacco “perfetto” per la lavastoviglie… chiuso dal dischetto di fabbrica. Tolto il tappo, il getto è diventato pieno e continuo. L’errore? Sparito e mai più visto. Perché raccontarlo? Per ricordare che spesso la soluzione è a un quarto di giro di cacciavite, ma finché non ci pensi sembra un mistero.
Conclusioni
“i20” non è una sentenza, è un invito a rimettere in sesto lo scarico. Pulisci a fondo il gruppo filtri con acqua calda, ispeziona pozzetto e girante, controlla la valvola di non ritorno. Segui il tubo fino al sifone e raddrizza pieghe e curve troppo chiuse; se la cucina è nuova, verifica che l’attacco non sia ancora tappato. Rivedi dosaggi di detersivo e brillantante, alterna ai programmi eco un ciclo più caldo e lascia liberi i bracci.