Ti è apparso l’errore E15 sulla lavastoviglie Bosch e il ciclo si è fermato di colpo? Respira. Nella maggior parte dei casi non è la fine della macchina, ma un allarme che ti segnala una perdita o un eccesso d’acqua nella base. Capire che cosa sta succedendo, e intervenire con metodo, fa tutta la differenza. Vediamo insieme come leggere il messaggio, cosa controllare subito e quali interventi funzionano davvero, senza giri di parole.
Che cosa significa E15 e perché compare
E15 sulle lavastoviglie Bosch indica l’attivazione del sistema antiallagamento. Tradotto: nella vaschetta inferiore si è accumulata acqua e il galleggiante ha “alzato la mano”, bloccando il carico e facendo partire la pompa di scarico. È un comportamento voluto, una cintura di sicurezza. L’idea è semplice: se qualcosa gocciola o se l’acqua esce dove non deve, la macchina si ferma per evitare allagamenti in cucina.
La causa più comune è una piccola perdita. A volte è un manicotto che ha perso elasticità, a volte è la guarnizione dello sportello che non aderisce bene. In certi casi entra in gioco la schiuma: detersivo in eccesso, combinazioni strane con il brillantante o cicli troppo “freddi” possono creare bolle che espandono il volume e fanno tracimare un filo d’acqua nella base. È una perdita apparente, ma l’effetto sul sensore è lo stesso. Ecco perché E15 non va ignorato: il messaggio non scompare finché la base non torna asciutta e la causa non viene eliminata.
Prima mossa: sicurezza e “reset” consapevole
Prima di tutto spegni la lavastoviglie e chiudi il rubinetto di carico. Sì, anche se ti sembra tutto sotto controllo. Lavorare senza pressione d’acqua e senza corrente è la mossa più saggia, oltre che la più tranquilla. Apri la porta, estrai i cestelli e asciuga gli eccessi nella vasca con un panno. Non c’è bisogno di smontare mezza cucina: l’obiettivo è mettere in sicurezza l’area e poter guardare con calma.
Ha senso provare un reset del messaggio? Puoi farlo, ma solo dopo aver rimosso l’acqua in eccesso dalla base. Se non lo fai, l’errore ricompare. Tieni premuto Start per qualche secondo, spegni, attendi un minuto e riaccendi. Se la base è asciutta e la perdita era episodica, l’errore sparisce. Se torna, la macchina ti sta dicendo che l’acqua è ancora lì o che la causa non è sparita.
La famosa “inclinata”: quando funziona e come farla senza danni
Ne avrai sentito parlare: inclinare la lavastoviglie di circa 45 gradi per far defluire l’acqua dalla vaschetta. Funziona? Sì, come mossa tampone. Se nella base c’è un dito d’acqua che ha attivato il galleggiante, l’inclinazione può svuotarla e permettere di ripartire. Ma è un cerotto, non la cura. Se non trovi e risolvi la causa, E15 tornerà.
Se decidi di farlo, stacca la spina, chiudi l’acqua, prepara stracci o una bacinella. Sposta la macchina quanto basta per non tirare i tubi e inclinala delicatamente all’indietro. Ascolta: se senti scorrere e vedi uscire acqua, la vaschetta si sta svuotando. Rimetti in verticale, asciuga tutto e lasciala aerare una ventina di minuti con la porta socchiusa. È la classica mossa “salva cena” quando hai ospiti e piatti da lavare, ma ricordati che l’indagine deve proseguire.
Le cause più comuni: da dove arriva l’acqua
La perdita può nascere in vari punti. Alcuni sono esterni alla vasca, altri stanno dentro. Il colpevole più frequente è la guarnizione dello sportello, soprattutto quella inferiore. Con il tempo indurisce o si schiaccia, e un getto più vigoroso la oltrepassa. Anche i bracci irroratori, se fessurati, possono spruzzare in direzioni insolite e colpire proprio i bordi dello sportello. Poi ci sono le connessioni: fascette allentate sul tubo di carico o sullo scarico, microfessure nei manicotti, valvola di ingresso che non chiude del tutto e fa salire il livello fino a traboccare.
Sulle Bosch è presente il cosiddetto scambiatore laterale, quella “colonna” a labirinto visibile sul fianco sinistro di molti modelli. Se si riempie di residui o calcare, i flussi cambiano, le camere si saturano e a volte si verifica una fuoriuscita nella base. Anche il tappo del sale, se non chiude bene, può lasciar trafilare acqua durante il lavaggio. Infine c’è il tema schiuma: detersivo troppo potente, pastiglie tagliate, dosaggi creativi. Sembra innocuo, ma la schiuma si espande e finisce dove non dovrebbe.
Controlli rapidi senza smontare nulla
Vuoi iniziare con verifiche “smart” e zero attrezzi? Apri la porta e osserva la guarnizione perimetrale: dev’essere elastica, continua, senza tagli. Passa un dito lungo il bordo, soprattutto nella parte bassa. Se è lucida e rigida, ha perso aderenza. Controlla i bracci irroratori: girano liberi? Vedi crepe o fori deformati? Muovili con la mano, a volte un piccolo sassolino dentro al braccio devìa il getto.
Guarda il tappo del sale e quello del brillantante. Sono ben serrati? C’è residuo cristallino di sale intorno al tappo o sull’interno della porta? Quello è un indizio. Verifica anche il cassetto detersivo: se resta parzialmente chiuso, la compressa può sciogliersi male e produrre schiuma eccessiva. Infine occhio al carico: teglie o piatti che toccano lo sportello creano scie d’acqua verso la guarnizione e, goccia dopo goccia, finiscono nella base.
Diagnosi con la macchina estratta: dove guardare davvero
Quando i controlli rapidi non bastano, serve estrarre la lavastoviglie di qualche centimetro. Non è un’operazione da officina, basta agire con calma. Stacca corrente e acqua, avanza l’elettrodomestico, appoggialo su un tappetino e illumina il retro e i fianchi. Spesso una traccia biancastra di calcare racconta la storia meglio di mille parole: dove c’è residuo, lì ha gocciolato.
Con una torcia, guarda il lato sinistro se c’è lo scambiatore. Vedi camere opache o sporche? All’avvio di un ciclo breve, osserva con attenzione: i primi minuti ti dicono molto, perché la perdita piccola si manifesta proprio quando entrano acqua e pressioni cambiano. Se intravedi umidità sul percorso del tubo di carico, fermati: potrebbe essere la valvola Aquastop a monte, sul tubo stesso. In quel caso verifica l’innesto al rubinetto, la guarnizione e l’eventuale trafilaggio dal dado.
Sotto, nella zona della pompa, controlla la giunzione tra vasca e pozzetto. Se la macchina ha qualche anno, l’O-ring può indurirsi. Una gocciolina per ciclo basta a riempire lentamente la vaschetta e ad attivare E15 dopo qualche lavaggio. Vale la stessa logica per la pompa di scarico e per il corpo della pompa di lavaggio: una leggera umidità in quelle aree è un segnale da prendere sul serio.
Schiuma e detersivi: quando l’allarme non è una “vera” perdita
È la parte più sottovalutata della storia. Capita più spesso di quanto pensi: pastiglie combinate con brillantante a dosaggio alto, acqua molto dolce e cicli brevi generano tanta schiuma. Le bolle riempiono gli spazi, cambiano la lettura del livello e possono far passare acqua oltre i bordi interni. Risultato? E15 scatta, tu sospetti una perdita, ma la macchina non ha un foro.
Come si capisce se è schiuma? Apri la porta subito dopo lo stop e osserva. Se vedi una “cappella” di bolle persistenti e la vasca è pulita, indizi forti. La soluzione è semplice: riduci il brillantante di uno o due scatti, passa a un detersivo meno aggressivo o scegli un ciclo più caldo ogni tanto per sciogliere meglio i residui. E non spezzare le pastiglie pensando di dosare meglio: alcune sono progettate per sciogliersi in sequenza e, se tagliate, rilasciano subito agenti che schiumano più del dovuto.
Guarnizioni e sportello: piccoli segni, grandi indizi
La guarnizione inferiore dello sportello è una striscia umile, ma tiene a bada litri d’acqua a ogni ciclo. Quando vedi righe lucide o fessure, il getto che rimbalza sulla vasca può superarla. Un trucco veloce? Inserisci un foglio di carta lungo la battuta e chiudi la porta senza bloccarla a scatto. Tira il foglio: se esce senza resistenza in alcuni punti, l’aderenza lì è ridotta. Non è una misurazione da laboratorio, ma ti dà un’indicazione pratica.
Controlla anche la planarità del cestello superiore. Se sporge e tocca la guarnizione, durante il movimento dei bracci si creano microvibrazioni che favoriscono il passaggio d’acqua. Sembra un dettaglio, ma su macchine con qualche stagione alle spalle fa la differenza.
Componenti interni che possono gocciolare
Ci sono elementi meno accessibili che, quando cedono, lasciano tracce in base. Lo scambiatore laterale, per esempio, può avere camere parzialmente ostruite: l’acqua cerca altre strade e innesca piccole fuoriuscite. La valvola di ingresso, se non chiude bene, continua a far filtrare acqua a macchina spenta e, a lungo andare, porta a un livello eccessivo. Anche il serbatoio del sale, se contaminato da residui, può far passare acqua salata che corrode guarnizioni e fascette. Per questi casi la diagnosi fai-da-te ha un limite: se vedi umido persistente su elementi plastici incollati o su gruppi valvola, è il momento di valutare l’intervento di un tecnico con ricambio adeguato.
Manutenzione che previene l’E15
Tenere lontano E15 non richiede rituali complicati. Serve regolarità. Una volta al mese, avvia un ciclo a temperatura più alta per sciogliere grassi e amidi che si attaccano lungo i percorsi dell’acqua. Ogni due o tre settimane controlla i bracci irroratori e sciacqua il filtro, anche se non vedi residui importanti. Se vivi in zona di acqua dura, regola la durezza sul pannello e non trascurare il sale: calcare e guarnizioni non vanno d’accordo.
Riduci il brillantante se noti aloni iridescenti o schiuma resistente. E preferisci dosaggi misurati rispetto a “una pastiglia e mezza” o “un po’ a occhio”. Sembra pignoleria, ma è esattamente questa precisione che evita gli sforamenti di livello e le stranezze del sensore antiallagamento.
Domande ricorrenti a cui rispondere subito
Posso continuare a usare la lavastoviglie con E15 presente? Meglio di no. La macchina è in protezione: forzare ripartenze in sequenza, senza asciugare la base e senza cercare la causa, rischia di far peggiorare una perdita leggera.
L’inclinazione risolve sempre? No. Svuota la vaschetta e toglie il messaggio, ma se la perdita c’è, tornerà. È utile per chiudere una serata complicata, non per mettere il problema alle spalle.
Quanto tempo ci mette ad asciugarsi la base? Dipende dalla quantità d’acqua e dall’ambiente. Con porta aperta e cucina ventilata, spesso bastano poche ore. Se la base è molto bagnata, aiuta con panni e un po’ d’aria tiepida esterna, senza puntare fonti di calore direttamente sulle plastiche.
Come capisco se è la guarnizione dello sportello? Oltre al test del foglio, osserva se il gocciolamento avviene dall’angolo basso durante il lavaggio. Tracce secche a “goccia” sul bordo interno della porta raccontano abbastanza.
Perché E15 compare dopo un lavaggio “impegnativo”? Teglie unte, sughi e carichi pesanti producono più schizzi e incrementano la schiuma. Se bracci e guarnizioni sono al limite, la somma degli effetti manda acqua nella base. Un ciclo caldo di manutenzione dopo cene importanti riduce la probabilità.
Quando chiamare l’assistenza e come farti capire al volo
C’è un momento in cui rivolgersi all’assistenza ha senso. Se hai asciugato la base, controllato guarnizioni, bracci, tappi, tubi visibili e lo scambiatore, ma E15 si ripresenta, è probabile che ci sia un trafilaggio da un componente interno. Quando chiami, tieni a portata di mano il codice modello (E-Nr) e il numero di serie, di solito sul bordo della porta. Spiega in che fase del ciclo appare l’errore, se all’avvio o a metà lavaggio, e racconta cosa hai già verificato. Queste informazioni accorciano i tempi, perché indirizzano subito lo sguardo del tecnico sui punti giusti.
Se la macchina è collegata a un Aquastop esterno, segnalalo. Alcuni dispositivi bloccano il flusso in caso di assorbimento anomalo e possono aggiungere un sintomo al sintomo. E se hai notato ronzìi o vibrazioni diverse dal solito, descrivile. Sono dettagli che contano.
Un aneddoto che vale come promemoria
Storia vera di metà agosto, quando le cucine lavorano a ritmo di insalate di riso e teglie di verdure. Una Bosch con E15 fisso, base piena d’acqua, nessuna traccia evidente. L’utente aveva appena cambiato detersivo, “più ecologico e profumato”. Schiuma a non finire, brillantante alto, ciclo eco. Risultato: tracimazione leggera e galleggiante puntuale. Riduzione del brillantante, detersivo diverso, un ciclo intensivo di pulizia e fine dell’incubo. Perché raccontarla? Per ricordare che non tutte le “perdite” sono fori. A volte è la chimica del lavaggio a giocare un brutto scherzo.
Conclusioni
Errore E15 sulla lavastoviglie Bosch non è una sentenza. È un segnale. Asciuga la base, controlla guarnizioni, bracci, tappi, connessioni visibili. Valuta lo scambiatore laterale e osserva se c’è schiuma anomala. Sistema le abitudini di dosaggio e inserisci un ciclo caldo periodico. Se il messaggio torna, affidati a un tecnico con i dati della macchina pronti: prima si individua il punto, prima torni a lavare in serenità.