Il cattivo funzionamento di una serratura per mobili deriva, in genere, dall’usura: i frequenti passaggi sul chiavistello della palettina della chiave consumano il metallo dell’uno e dell’altra, creando così un gioco che impedisce il funzionamento del meccanismo. Le serrature, infatti, sono dotate di un cilindro per l’introduzione della chiave, la cui palettina, girando, preme sulle tacche del chiavistello e lo sposta di lato.
Talora, solo la chiave, fatta di un metallo più tenero di quello della serratura, reca le tracce di tale usura. In tal caso, basta sostituire la chiave. Con una lima, dare alla palettina della nuova chiave la forma di quella vecchia, in modo che la serratura torni a funzionare. Se si tratta di una chiave con cannello perforato, verificare che il foro non sia ostruito da un corpo estraneo. Per essere certi che il foro sia libero per tutta la sua lunghezza passare all’interno una punta di trapano del diametro corrispondente.
Poiché, quasi sempre, l’usura della chiave e del chiavistello è indizio di vecchiaia della serratura, è consigliabile sostituirla. A questo scopo, togliere le viti di fissaggio e procurarsi una serratura di tipo identico. Assicurarsi che la nuova serratura abbia la chiave situata nell’identica posizio
ne della vecchia (distanza A nella figura grande sottostante), condizione indispensabile per poterla montare al posto della precedente. Misurare, inoltre, la lunghezza del cilindro (distanza B nella figura grande sottostante): se il cilindro è troppo corto, la manovra della chiave potrebbe risultare difficoltosa, rendendone precario il funzionamento.
Se necessario, ritoccare con uno scalpello adatto l’alloggiamento della vecchia serratura affinché la nuova vi si incastri perfettamente. Se le viti devono penetrare nei fori delle vecchie, conviene, prima di avvitare le nuove, otturare questi fori con tasselli rigidi di fibra.