In questa guida spieghiamo come sigillare le giunzioni tra tetto e muro.
Come sigillare la giunzione tra il bordo laterale di un tetto e un muro
La giunzione in pendenza tra un muretto e la falda di un tetto è generalmente resa impermeabile mettendo in opera piccole lastre di zinco, di piombo o di feltro bitumato, dette angolari di copertura. Se il rinzaffo si crepa o se gli angolari di copertura sono sciupati, è necessario sostituire appena possibile questi ultimi, in modo da garantire l’impermeabilizzazione della giunzione. Per essere sicuri di rimontare gli angolari nuovi esattamente come i precedenti, numerare quelli vecchi a mano a mano che si rimuovono, e segnare la loro posizione sul muro.
Prima di iniziare la riparazione, è consigliabile avere a disposizione un ponteggio e una scala per tetti a falde inclinate: questa attrezzatura agevola il lavoro e consente di operare in condizioni di estrema sicurezza. Lavorare su un piccolo tratto alla volta.
Se la giunzione è sigillata con una scossalina a gradini, per ripararla rivolgersi a un tecnico.
Materiale: cemento impermeabile, sabbia, lastre di zinco, chiodi zincati lunghi cm 3.
Utensili: cazzuola, frattazzo di legno, frattazzo di metallo, martello, mazzuolo, mazzuolo di legno per lamiera, scalpello, pennello, pala, cesoie per lamiera, scala per tetti a falde inclinate, ponteggio.
Appoggiare un’assicella di legno, in modo che sia stabile, nella grondaia in fondo al tetto, per impedire la caduta dei detriti.
Rompere con scalpello e mazzuolo il vecchio rinzaffo di cemento posto in opera sulla superficie del muro sopra il tetto.
Raschiare la malta dalle giunzioni tra i mattoni per una profondità di circa cm 2. Fare attenzione a non danneggiare gli angolari.
Togliere le lastre o le tegole sciupate e quelle che ricoprono gli angolari rovinati. Numerare le tegole a mano a mano che si rimuovono.
Numerare gli angolari rovinati e segnare la loro posizione sul muro. Conservare gli angolari in buono stato, in modo da poterli riutilizzare.
Tagliare pezzi di zinco nuovi secondo la misura degli angolari sciupati. Appoggiare ogni pezzo nuovo su uno vecchio e sagomarlo.
Se necessario, tagliare le lastre di ardesia nuove secondo la misura delle vecchie. Se il tetto è di tegole, acquistarne di nuove.
Iniziare dalla grondaia e montare gli angolari nella loro sede, fissandoli con un chiodo. Coprire ogni chiodo con l’angolare.
Preparare la malta con sabbia e cemento nelle proporzioni di 4:1. Rovesciarla su una tavola appoggiata sul ponteggio.
Bagnare abbondantemente i muro con un pennello largo, in modo da assicurare una buona presa alla nuova malta appena preparata.
Fissare un’asse sul lato di una tavola di legno lunga circa m 0,5. Appoggiare la tavola sulla scala per tetti e deporvi la malta.
Se i mattoni si sono scrostati o se le giunzioni sono rovinate, riempire di malta le cavità servendosi di una cazzuola.
Ricoprire il muro e gli angolari con uno strato di malta di circa cm 1,5. Far aderire la malta con un frattazzo di legno.
Pareggiare la superficie e solcarla con la punta della cazzuola. Togliere le tracce di malta rimaste sulla copertura del tetto.
Lasciar asciugare per una giornata. Stendere un altro strato di malta di cm 1,5 con un frattazzo di legno: lisciarlo con uno di metallo.
Come sigillare la giunzione tra il bordo superiore di un tetto e un muro
Per sigillare la giunzione fra un tetto e un muro o fra un tetto e la base in muratura di un comignolo, si usa spesso la malta, che però non è in grado di assorbire gli assestamenti naturali della struttura. Se compaiono delle crepe sulla malta, è consigliabile staccarla, usando uno scalpello da muratore e un martello o un mazzuolo di legno, e montare una scossalina di zinco, di piombo o di feltro bitumato. Bagnare abbondantemente la giunzione per assicurare una buona presa alla nuova malta.
Lo zinco, meno costoso del piombo e più resistente del feltro bitumato, può essere acquistato in fogli di circa m 2,5 x 1.
Nei negozi di articoli per l’edilizia si può acquistare uno speciale mazzuolo di legno, realizzato per piegare le lastre di metallo secondo la misura o l’angolazione necessarie, senza rovinarle.
Prima di scalpellare la giunzione di malta, infilare uno straccio nel foro di scarico della grondaia, in modo da impedire che i detriti, cadendo nelle tubazioni di scarico, provochino un intasamento.
Materiale: lastra di zinco, sabbia line e cemento (4:1).
Utensili: cazzuola, sparviero, mazzuolo di legno per lamiera, scalpello da muratore largo cm 1,5, cesoie per lamiera, martello, pennello, secchio, scala a pioli, goniometro scorrevole.
Staccare con scalpello e martello la scossalina rovinata o la malta vecchia, senza sciupare la copertura del tetto.
Raschiare, servendosi dello scalpello, la malta dalla giunzione tra i mattoni per una profondità di circa cm 2,5.
Appoggiare un goniometro scorrevole contro il muro e il tetto per misurare l’angolo formato dall’incontro di queste due superfici.
Tagliare una striscia di zinco larga cm 30,5. Appoggiarla sopra un’asse e fare, con il mazzuolo, una piega di cm 2 ad angolo retto.
Capovolgere la striscia. Appoggiarla su un’asse più spessa e piegarla al centro con un angolo uguale a quello misurato prima.
Bagnare abbondantemente con un pennello la giunzione in cui si deve fissare la scossalina, per assicurare una buona presa.
Sovrapporre la scossalina alle strisce adiacenti per cm 15. Per fissare le due estremità, infilare nella giunzione pezzi di lamiera.
Martellare la scossalina per adattarla all’inclinazione del tetto. Sigillare la giunzione con un impasto di sabbia e cemento.
Premere a fondo la malta, poi passare la cazzuola lungo il bordo superiore della scossalina per togliere la quantità in eccesso.